Durante l'estate del 1989, in occasione di alcuni lavori di abbellimento urbano in piazza Ferrari a Rimini, sono venuti alla luce materiali archeologici di notevole interesse, relativi ad una villa correlata a notevoli accessori di raro valore.
I lavori di scavo, immediatamente intrapresi, durati una decina di anni con alcune comprensibili lunghe pause, hanno permesso di identificare un grande complesso archeologico sviluppatosi tra l'epoca romana tardo-imperiale e la tarda antichità.
Oltre ai mosaici l'area aveva restituito nel corso dei secoli vari materiali: un epigrafe, delle sculture in pietra e resti di decorazione architettonica.
Il complesso rinvenuto si componeva della cosidetta "Domus del chirurgo" di età romana e di un edificio tardo antico. La "Domus" venne edificata nel corso della seconda metà del II secolo d.C.
L'edificio è stato identificato con l'abitazione e lo studio professionale di un importante medico, una specie di "Taberna medica domestica" con spazi riservati a ricevere, a visitare ed a curare i pazienti, come dimostrano il notevole strumentario chirurgico rinvenuto: la più importante testimonianza chirurgica nel mondo romano finora mai rinvenuta.
Con tutta probabilità il chirurgo era di origine e cultura greca, come dimostrano iscrizioni in caratteri greci rinvenute.
Un violento incendio, avvenuto verso il 257 d.C. devastò la domus. Tale distruzione viene collegata con l'invasione barbarica della Valle Padana ad opera degli Alamanni.
Infatti, anche l'ultima cortina muraria riminese, quella riferibile al III secolo d.C., fu innalzata velocemente a causa dell' imminente arrivo degli Alamanni.
Inoltre l'ubicazione della domus, in riva al mare, probabilmente sotto una pineta, denota come fosse stata costruita durante un periodo di pace. Tuttavia durante la discesa delle genti barbare, fu una delle prime ad essere colpita dai dardi incendiati scagliati dai navigli Alamanni.
Ricchissimo infine anche il patrimonio decorativo lasciatoci dalla Domus, ancora a testimoniare l'importanza ed il prestigio del residente. Da segnalare, entrambi visitabili presso il museo cittadino, il bellissimo mosaico e il pannello decorato con pesci in vetro policromo raffigurati sopra.