Gemmano
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Gemmano è un Comune della Provincia di Rimini dalla cui leggenda pare che il nome Gemmano derivi da Gemma in mano. Si racconta che un soldato etrusco sia stato ucciso dai romani mentre portava un anello alla fidanzata. Quindi le origini del nome potrebbero derivare dall'epoca romana.
Sulle pendici della collina vi sono resti della civiltà romanica ancora non visibili realmente.
Da reperti e documenti emerge che il luogo fin da allora venisse individuato come "fondo geminum".
Successivamente il comune appartenne ai signori Malatesta e quindi allo Stato Pontificio fino all'unità d'Italia. Sulle tre colline che dominano il territorio comunale vennero costruitii i castelli di Onferno, Marazzano, Gemmano, dei quali ancora oggi esistono i ruderi in parte restaurati.
Leggenda vuole che Dante Alighieri, dopo aver sostato dal conte Ugolino della Faggiola mentre fuggiva da Firenze per andare a Ravenna, scendendo la valle del Conca, si sia rifugiato nelle grotte di Onferno (in origine chiamato Inferno) ed alle stesse si sia ispirato per scrivere il cantico.
Castello di Gemmano
Gemmano fu castello conteso ed importante ma del suo insigne passato è rimasto ben poco se non qualche rudere (come ad esempio le antiche mura restaurate di recente).
Il centro è andato infatti completamente distrutto sotto i bombardamenti del settembre 1944 nella seconda guerra mondiale.
La distruzione non ha tuttavia intaccato il patrimonio naturale rimasto intatto nella sua bellezza originaria.
Fra le attrazioni locali spiccano le Grotte di Onferno, le uniche naturali della Val Conca, luogo di antiche leggende rimaste vive nell’inquietante toponimo.
I suoi cunicoli sono stati originati da un piccolo torrente che ha scavato, nel corso di millenni, il masso di gesso su cui sorgeva il Castrum Inferi. Di estensione limitata, le grotte sono fortemente suggestive ed interessanti dal punto di vista speleologico e faunistico e sono attrezzate per la visita.
Patrimonio ambientale di Gemmano, le varie forme di escursionismosono tutte praticabili con soddisfazione. Luogo dunque ideale per il trekking, per la mountain bike, per le escursioni a cavallo.
Museo della Riserva naturale orientata d’Onferno
Si tratta di un museo naturalistico con finalità espositive e culturali-educative.
Vengono illustrate le emergenze che caratterizzano le grotte e la Riserva dal punto di vista della vegetazione, faunistico, geologico.
C’è anche un giardino botanico. Il tutto è annesso al Centro Visita delle grotte, ricavato nell’antica Pieve di Santa Colomba e che rappresenta ovviamente il punto più favorevole e più ambito dalle migliori escursioni nella zona.
Grotte di Onferno
Le grotte di Onferno rappresentano un complesso carsico di notevole valore la cui esplorazione scientifica completa, dallo speleologo Quarina, risale al 1916. Un fiumiciattolo sotterraneo ha scavato queste rocce gessose dando luogo a cunicoli, stanze, anfratti che si sviluppano nel sottosuolo per circa 750 metri complessivi.
Al pubblico si presentano circa 400 metri di percorso spettacolare: grandi stanze con le rare conformazioni dei “mammelloni”, ampi corridoi segnati dal corso d’acqua sotterraneo e una delle più numerose e varie colonie di pipistrelli che si trovi in Italia.
All’uscita della grotta altri 400 metri di percorso in un ambiente tra acqua, roccia, piccole cavità e splendida vegetazione.
Grande suggestione per una visita di circa un’ora con guida e attrezzatura fornita dal Centro Visita. Sopra il promontorio che sovrasta le grotte, c’è il borgo di Onferno, un tempo vero e proprio castelletto rurale, oggi recuperato a strutture ricettive e di ristorazione.
Altre informazioni, come arrivarci – Gemmano (RN) grotte di onferno.