La Signoria dei Malatesta in Valmarecchia nella provincia di Rimini comprende i comuni: Santarcangelo, Verucchio, Torriana, Poggio Berni e Montebello. Invece nell’alta Valmarecchia, comprende altri comuni tra i quali Novafeltria, San Leo, Pennabilli e Sant'Agata Feltria.
Borghi e comuni unici da visitare e scoprire.
Le terre e i borghi della Signoria
Le terre della Signoria dei Malatesta sono quelle della parte più a Sud della Romagna, corrispondono al territorio della Provincia di Rimini che segna il confine tra Emilia Romagna e Marche, quindi tra Italia Settentrionale e Italia Centrale.
Tutti i centri collinari della Signoria si raggiungono facilmente, essendo direttamente collegati alla pianura e alle spiagge delle città balneari più famose d’Europa (tra le quali Cattolica). L’autostrada di riferimento, per arrivare alla Valmarecchia, e per godere piacevoli momenti tra i castelli e i possedimenti dei malatesta, è quella che arriva da Bologna, è la A14.
Per chi arriva dall’interno le vallate della Signoria si raggiungono attraverso le strade che vengono da Arezzo e da Urbino.
Il borgo di Montegridolfo

Uno dei borghi medioevali meglio tenuti del Riminese è Montegridolfo. I paesaggi sono gradevoli e per arrivare al paese c'è lo spettacolo delle morbide colline della Valconca che dominano la costa ; ma la vera sorpresa è all'entrata del castello.
Una bella porta ad arco sovrastata da una torre introduce all'interno del borgo fortificato che ha mantenuto meravigliosamente intatta la sua antica struttura urbanistica.
Le strette vie, la sua piazza aggraziata, le chiese, i resti della mura di cinta, i palazzi, sono i segni di un passato importante. Montegridolfo, come tutti i paesi di queste terre, lega la propria storia alle vicende della casata dei Malatesta.
Nel 1148 appartiene all'Abbazia di S. Pietro di Rimini e nel 1337 è governata da Malatesta Malatesti, a cui viene tolta dal cugino Ferrantino che fa demolire la fortezza.
I Malatesta di Rimini ricostruirono il castello e lo tennero fino al 1445, quando in una delle ricorrenti battaglie di confine, venne conquistato da Montefeltro.
Tornò poi ai Malatesta e dopo la loro disfatta passò ai Borgia nel 1502, ai Veneziani nel 1504 e infine alla S Sede.
San Leo

A l centro della Regione storica del Montefeltro, su un masso imponente di forma romboidale con pareti strapiombanti al suolo, sorge San Leo, uno dei centri più caratteristici della Valmarecchia.
La placca rocciosa, di formazione calcareo-arenacea, è il risultato della tormentata genesi che ha portato alla formazione del paesaggio della Val Marecchia, nota ai geologi come Coltre o Colata della Val Marecchia.
I limiti della placca, nel caso di San Leo, sono interamente identificabili e coincidenti con i dirupi e gli strapiombi; il contatto con le argille sottostanti è sempre evidente. Questa situazione rende San Leo un paradigmatico esempio ai fini della interpretazione della geologia locale e riassume, inoltre, notevoli, fenomeni geomorfologici, caratteristici della Val Marecchia.
La straordinaria conformazione naturale del luogo ne ha determinato, dall’epoca preistorica, la doppia realtà di fortezza munita per natura e di altura inaccessibile.